La fisarmonica è uno strumento che viene spesso posizionato nella classifica degli strumenti folcloristici. Benchè risulti essere in qualche modo legata alla musica popolare, la fisarmonica è uno strumento che viene studiato nei principali Conservatori Italiani. Essa ha origini molto antiche: la prima vera fisarmonica – difatti – è stata costruita esattamente nel 1829 da un costruttore di Organi, Cyrill Demian. Un primo progetto di tale strumento fu attribuito addirittura a Leonardo da Vinci. La nascita della fisarmonica è stata favoreggiata dalla nobiltà del tempo, che era solita avere a propria disposizione molti musicisti nelle proprie corti per accrescere e promuovere il proprio status. Molte volte lo strumento che veniva utilizzato era l’organo, ma poichè le dimensioni di quest’ultimo ne rendevano complicato il trasporto, la fisarmonica si prestava in maniera quasi naturale a sostituirlo in svariate occasioni. A livello tecnico, si tratta di uno strumento aerofono, che emette suoni grazie alla colonna d’aria che si genera al suo interno con l’apertura e la chiusura del mantice, insomma come se respirasse. La sua voce può essere mutevole grazie all’uso dei c.d. registri che, una volta innestati, tappano il flusso d’aria in determinate ance, ovviamente determinandone il suono. Per costruire questo strumento sono necessari oltre diecimila piccoli ingranaggi. Dopo una breve descrizione – mi perdoneranno i fisarmonicisti e i lettori – vorrei precisare che la fisarmonica viene utilizzata per molti generi musicali, quindi comprende un repertorio che va dal folk fino ad arrivare classico.