Perché scrivere di sé

Un gruppo di studio condotto dal prof. Duccio Demetrio, riflette sulle motivazioni che sono alla base della scrittura si sé e, sostanzialmente, identifica i seguenti "punti forti" della scrittura autobiografica; la domanda è "a che cosa serve la scrittura di sé?"

Conoscersi

La scrittura della propria autobiografia permette di conoscersi a fondo, di essere consapevoli della nostra unicità in quanto individui ma, allo stesso tempo, dal momento che ci si avvicina maggiormente agli altri, di riconoscere anche gli aspetti della vita che accomunano tutte le persone.

Ricostruire la vita passata, reinterpretandone gli episodi più salienti, permette di capire meglio il presente e di sapere chi siamo realmente.

La conoscenza di sé è facilitata dal fatto che, terminata la fase di scrittura, ci si rilegge in modo distaccato, quasi come se la nostra autobiografia fosse un romanzo, riflettendo in modo più rigoroso sulle proprie esperienze.

Soltanto la scrittura di sé permette di prendere le dovute distanze da noi stessi dal momento che nella stanza della scrittura siamo, allo stesso tempo, scrittori, lettori e protagonisti della nostra storia.

  

Stare meglio

Scrivere la propria autobiografia permette di superare i momenti difficili e convivere con le difficoltà della vita: per un attimo ci fermiamo, mettiamo in ordine i nostri pensieri e facciamo pace con noi stessi, accettando di convivere con i nostri tanti volti.

Ripercorrere gli eventi più importanti della nostra vita, anche quelli dolorosi, ci consente di accettarli per poi volgersi pienamente al presente e addirittura (ri)progettare il nostro futuro.

L’autobiografia accresce il benessere personale, incrementa l’autostima, libera le energie creative e (ri)crea l’armonia nella nostra vita.

Il perdono che ci accorderemo per fatti che suscitavano in noi dei sensi di colpa migliorerà sensibilmente il nostro benessere e ci permetterà di essere più inclini al perdono dell’altro.

  

Curarsi

Scrivere la propria autobiografia significa dedicarsi uno spazio e un tempo per entrare in modo nuovo nella propria situazione esistenziale, per curare le antiche ferite, per avvicinarsi ad alcuni nodi dolorosi e oscuri, per scoprire che possono sciogliersi e aprirsi a nuove interpretazioni, a nuovi significati.

La scrittura ci permette di affrontare alcuni disagi esistenziali ma genera anche amore di sé e quindi amore per l’altro: genera cura.

L’autobiografia ci chiede una rivisitazione del nostro passato che gli dà dignità e valore, lo riconosce ora pienamente, consentendoci anche di amarlo.

 

Progettare

L’autobiografia costituisce una base solida sulla quale progettare e costruire il proprio futuro così come le radici sane e solide permettono all’albero di sviluppare una folta e vigorosa chioma.

Rimembrare le nostre esperienze marcatrici consente di meglio conoscerci ed anche di chiarire le linee rilevanti del nostro progetto di vita: saremo così più sicuri al momento di prendere delle decisioni per il nostro futuro, sia a livello personale che professionale.

 

Scoprire

La redazione dell’autobiografia può farci scoprire o riscoprire la passione per la scrittura ed in particolare della scrittura di sé, specialmente in occasione di eventi che ci toccano in modo particolare.

Si intraprende un grande viaggio dentro se stessi che si sviluppa lungo un percorso non immaginabile a priori: è un’occasione di stupore, di sorpresa e di apertura al mondo.

Ci si scopre curiosi nei confronti della scrittura (propria e degli altri), ricchi di pensieri ed emozioni e capaci di scoprire nuove relazioni tra gli eventi e le persone della nostra vita.

Queste (ri)scoperte sono tanto più ampie e certe allorquando, per scrivere l’autobiografia, siamo accompagnati da una persona che ha già vissuto questo tipo di esperienza.

  

Rimembrare e ricordare

È possibile fare luce sui momenti più importanti dell’esistenza e scoprire il filo che tiene uniti i frammenti della propria vita.

Si ricompongono gli episodi e le esperienze, collegandole a sé, recuperandone i frammenti e riscoprendo le diverse parti di sé.

La scrittura dell’autobiografia amplifica la capacità di ricordare e di fermare i momenti della vita, impedendo così che si possano dissolvere nell’oblio.

I propri pensieri diventano una traccia di sé che rimarrà visibile anche dopo di noi, una volta conclusa l’esistenza terrena.

 

Viaggiare insieme

L’autobiografia e i ricordi diventano dei compagni di viaggio (viaggio dentro di sé) che ci seguono in un percorso di scrittura e di cambiamento, ma questo percorso lo affronteremo insieme: “La mia esperienza così come le competenze acquisite nel corso della mia formazione mi permetteranno di comprendere le sue difficoltà e di accompagnarla lungo questo cammino.”

 

Comunicare e condividere

L’autobiografia ci fa (ri)scoprire la scrittura in quanto canale preferenziale di comunicazione e, allo stesso tempo, essere consapevoli di un nuovo modo di entrare in relazione con se stessi e con gli altri.

Scrivere di sé significa anche ampliare la propria rete di contatti sociali, sia nella fase di redazione, allorquando si raccolgono testimonianze, documenti e annotazioni, sia successivamente, al momento di condividere quanto scritto con modalità che variano molto da persona a persona.